La tecnologia si chiama Stem e si tratta di un sistema di accumulo che produce vapore ed energia termica da materiali riciclabili ed eco-compatibili come la sabbia. Il brevetto l’ha sviluppato la Magaldi Power, una spa con sede a Salerno che è leader mondiale nella produzione di nastro trasportatori e ha diversificando gli asset di sviluppo aziendale puntando sulle rinnovabili. Il progetto, finanziato dal Banco di Sardegna, è stato scelto dal Ministero dell’Università e della Ricerca come testimonial di una evento sulla transizione ecologica in una quadro di “buone pratiche di collaborazione tra mondo universitario e quello imprenditoriale”.
“Siamo orgogliosi di questa scelta del Ministero che premia un progetto molto innovativo e di grande attualità in tema di produzione energetica da fonti naturali – dichiara il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese -. Contestualmente si premia la nostra scelta di qualche anno fa di puntare su strumenti di finanza strutturata altrettanto innovativi a livello europeo, come il Fondo Esif Ricerca&Innovazione”, il primo di questo genere creato dalla Banca europea degli investimenti (Bei).
“Il Fondo R&I – si legge ancora nel comunicato stampa – nasce dall’aggiudicazione, da parte del Banco di Sardegna in collaborazione con l’advisor Sinloc, di un bando di gara internazionale” promosso dalla Bei su risorse del Ministero inserite nel Programma operativo nazionale 2014-2020 per la ricerca e l’innovazione. Il Fondo è gestito da una struttura altamente specialistica del Banco di Sardegna, la responsabile è Paola Del Fabro.
“Ci attendiamo grandi sviluppi da questo Fondo e dai suoi progetti – conclude Cuccurese – in quanto sono perfettamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance che da sempre perseguiamo a livello di Gruppo Bper e con le linee guida sulla ricerca e l’innovazione previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.